BOTTA E RISPOSTA NEL FINALE
PIEVE VERGONTE: Ritorna alla vittoria l’Arona e lo fa con grande fatica, sopra un campo da gioco molto ridotto, contro una squadra tutta grinta e un pizzico di cattiveria in più (due gli espulsi tra i locali).
Pronti via, con la difesa aronese che stenta ad organizzarsi ed il Fomarco nel giro di cinque minuti ha tre clamorose occasioni da gol, la prima è sventata da un superlativo Allioli che para un tiro ravvicinato, la seconda occasione è una palla che si stampa sulla traversa a portiere battuto e subito dopo un pallonetto ai danni di Allioli uscito troppo precipitosamente che finisce di poco fuori con la porta sguarnita. Quando però l’Arona prende le misure, il Fomarco indietreggia; uomini come Paliotta e Marcolli sono un pericolo costante e i padroni di casa si fanno meno ardimentosi. L’Arona fatica ad esprimersi complice un terreno stretto ed un fondo gibboso che rende difficile ogni giocata tecnica, ma al primo affondo Marcolli controlla dal limite un pallone che sembrava innocuo e con un tiro angolato nemmeno tanto irresistibile condanna il portiere di casa.
Reazione confusa dei locali che non crea nessun pericolo alla porta ospite, protetta sagacemente dai bravi Rizzon, Guidi, Visentin e Pelosi. Prima del fischio finale le veementi proteste di mister Bigi, inducono il pessimo arbitro, peggiore in campo, a decretare la sua espulsione.
Nella ripresa il Fomarco prova a premere sull’acceleratore, ma le sue sfuriate offensive nascono più che altro da tentativi singoli che da un ordinato gioco di squadra e i centrocampisti e difensori aronesi escono sempre vincitori. L’espulsione per doppia ammonizione di un giocatore di casa sembra tranquillizzare gli uomini di Bigi che controllano ad arte la gara; non la pensa allo stesso modo la squadra ossolana che come una tigre ferita si butta all’attacco sorprendendo un’Arona che sembrava già paga del risultato. Il calcio è gioco strano e perverso e a pochi minuti dalla fine il solito pallone che ballonza in area senza che nessun difensore intervenga è facile preda di un calciatore del Fomarco ed il pareggio è cosa da ragazzi. Il Fomarco tenta di rovesciare il risultato ma è ancora l’ottimo Allioli a sventare in angolo un insidioso tiro da fuori area. Negli ultimi spiccioli di gara entra in campo Tommy Colombo, nemmeno il tempo di lasciargli tastare il terreno che Paliotta fa il vuoto sulla fascia sinistra e pennella un preciso pallone per il tuffo di testa perentorio del nuovo entrato che non da scampo al portiere di casa. Nel recupero ancora un’espulsione tra le file biancoverdi per un fallo cattivo su Paliotta. L’Arona vince meritatamente pur con fatica e incomincia a respirare l’aria dell’alta classifica. Migliori, tutta la difesa in blocco che a parte la dormita iniziale e quella sul gol ossolano, non ha concesso praticamente quasi nulla alla squadra di casa. Un’annotazione: l’Arona ha oggi esibito un’orribile maglia bianco arancione a righe verticali con pantaloncini neri, colori che non c’entrano nulla con quelli gloriosi azzurri della squadra lacuale…ma questo è solo un mio spassionato parere.
PIEVE VERGONTE: Ritorna alla vittoria l’Arona e lo fa con grande fatica, sopra un campo da gioco molto ridotto, contro una squadra tutta grinta e un pizzico di cattiveria in più (due gli espulsi tra i locali).
Pronti via, con la difesa aronese che stenta ad organizzarsi ed il Fomarco nel giro di cinque minuti ha tre clamorose occasioni da gol, la prima è sventata da un superlativo Allioli che para un tiro ravvicinato, la seconda occasione è una palla che si stampa sulla traversa a portiere battuto e subito dopo un pallonetto ai danni di Allioli uscito troppo precipitosamente che finisce di poco fuori con la porta sguarnita. Quando però l’Arona prende le misure, il Fomarco indietreggia; uomini come Paliotta e Marcolli sono un pericolo costante e i padroni di casa si fanno meno ardimentosi. L’Arona fatica ad esprimersi complice un terreno stretto ed un fondo gibboso che rende difficile ogni giocata tecnica, ma al primo affondo Marcolli controlla dal limite un pallone che sembrava innocuo e con un tiro angolato nemmeno tanto irresistibile condanna il portiere di casa.
Reazione confusa dei locali che non crea nessun pericolo alla porta ospite, protetta sagacemente dai bravi Rizzon, Guidi, Visentin e Pelosi. Prima del fischio finale le veementi proteste di mister Bigi, inducono il pessimo arbitro, peggiore in campo, a decretare la sua espulsione.
Nella ripresa il Fomarco prova a premere sull’acceleratore, ma le sue sfuriate offensive nascono più che altro da tentativi singoli che da un ordinato gioco di squadra e i centrocampisti e difensori aronesi escono sempre vincitori. L’espulsione per doppia ammonizione di un giocatore di casa sembra tranquillizzare gli uomini di Bigi che controllano ad arte la gara; non la pensa allo stesso modo la squadra ossolana che come una tigre ferita si butta all’attacco sorprendendo un’Arona che sembrava già paga del risultato. Il calcio è gioco strano e perverso e a pochi minuti dalla fine il solito pallone che ballonza in area senza che nessun difensore intervenga è facile preda di un calciatore del Fomarco ed il pareggio è cosa da ragazzi. Il Fomarco tenta di rovesciare il risultato ma è ancora l’ottimo Allioli a sventare in angolo un insidioso tiro da fuori area. Negli ultimi spiccioli di gara entra in campo Tommy Colombo, nemmeno il tempo di lasciargli tastare il terreno che Paliotta fa il vuoto sulla fascia sinistra e pennella un preciso pallone per il tuffo di testa perentorio del nuovo entrato che non da scampo al portiere di casa. Nel recupero ancora un’espulsione tra le file biancoverdi per un fallo cattivo su Paliotta. L’Arona vince meritatamente pur con fatica e incomincia a respirare l’aria dell’alta classifica. Migliori, tutta la difesa in blocco che a parte la dormita iniziale e quella sul gol ossolano, non ha concesso praticamente quasi nulla alla squadra di casa. Un’annotazione: l’Arona ha oggi esibito un’orribile maglia bianco arancione a righe verticali con pantaloncini neri, colori che non c’entrano nulla con quelli gloriosi azzurri della squadra lacuale…ma questo è solo un mio spassionato parere.