L’AGONISMO DELLA FULGOR SOVRASTA UNA SPENTA ARONA
VALDENGO – Sembra essersi interrotto il magico momento dell’Arona, che dopo l’incolore gara casalinga di domenica scorsa contro la Castellettese è andata a smarrirsi completamente tra le lande biellesi, contro una Fulgor tutta grinta, agonismo e voglia di vincere.
Il primo tempo è la sagra degli errori, tutti di parte biellese, l’Arona si limita soltanto a difendersi, spaesata dal furore agonistico dei padroni di casa che non le permettono di ragionare. Inspiegabile il calo di forma di alcune pedine fondamentali nel team di mister Bigi. La Fulgor, attacca a testa bassa ma è priva di giocatori tecnici ed è sciupona in fase conclusiva e Allioli - che nei primi minuti di gioco è stato costretto a scaldarsi le mani nel parare un difficile tiro - più di una volta dovrà tirare un sospiro di sollievo. I padroni di casa colpiscono una traversa a portiere battuto e reclamano un calcio di rigore che un arbitro più severo avrebbe sicuramente assegnato.
Nella ripresa entrano Paliotta e Giroldi a dare man forte alla confusa squadra del lago Maggiore, si fa per dire, perché non cambia assolutamente nulla, infatti sia l’attaccante che il centrocampista non entreranno mai in partita, inoltre molto criticata dai tifosi presenti la posizione a centrocampo assegnata a capitan Guidi quasi sempre superato dagli avversari, proprio lui che quando gioca nel suo ruolo è un mastino impenetrabile.
La Fulgor, dalle pile inesauribili, invece, continua a correre, sbuffare e sbagliare regolarmente sotto porta e visto che proprio non riescono a segnare ci pensa Pelosi a spingere platealmente dentro all’area un giocatore biellese: calcio di rigore ineccepibile che il numero dieci locale trasforma.
La reazione aronese è sterile ed inefficace e troppo poco il tempo per rimediare; nel finale, la squadra del presidente Castelli, ci prova con un tiro da lontano che scheggia la traversa e con una bordata diagonale scagliata dalla destra di Rota che il portierino di casa (16 anni) respinge con bravura.
L’Arona di qualche giornata fa, non avrebbe avuto problemi a vincere questa partita, ma qualcosa non sta girando per il verso giusto e spetta a mister Bigi intervenire con urgenza. Solo tre le sufficienze: Allioli, Oioli e Visentin, per gli altri, una giornata storta da dimenticare.
VALDENGO – Sembra essersi interrotto il magico momento dell’Arona, che dopo l’incolore gara casalinga di domenica scorsa contro la Castellettese è andata a smarrirsi completamente tra le lande biellesi, contro una Fulgor tutta grinta, agonismo e voglia di vincere.
Il primo tempo è la sagra degli errori, tutti di parte biellese, l’Arona si limita soltanto a difendersi, spaesata dal furore agonistico dei padroni di casa che non le permettono di ragionare. Inspiegabile il calo di forma di alcune pedine fondamentali nel team di mister Bigi. La Fulgor, attacca a testa bassa ma è priva di giocatori tecnici ed è sciupona in fase conclusiva e Allioli - che nei primi minuti di gioco è stato costretto a scaldarsi le mani nel parare un difficile tiro - più di una volta dovrà tirare un sospiro di sollievo. I padroni di casa colpiscono una traversa a portiere battuto e reclamano un calcio di rigore che un arbitro più severo avrebbe sicuramente assegnato.
Nella ripresa entrano Paliotta e Giroldi a dare man forte alla confusa squadra del lago Maggiore, si fa per dire, perché non cambia assolutamente nulla, infatti sia l’attaccante che il centrocampista non entreranno mai in partita, inoltre molto criticata dai tifosi presenti la posizione a centrocampo assegnata a capitan Guidi quasi sempre superato dagli avversari, proprio lui che quando gioca nel suo ruolo è un mastino impenetrabile.
La Fulgor, dalle pile inesauribili, invece, continua a correre, sbuffare e sbagliare regolarmente sotto porta e visto che proprio non riescono a segnare ci pensa Pelosi a spingere platealmente dentro all’area un giocatore biellese: calcio di rigore ineccepibile che il numero dieci locale trasforma.
La reazione aronese è sterile ed inefficace e troppo poco il tempo per rimediare; nel finale, la squadra del presidente Castelli, ci prova con un tiro da lontano che scheggia la traversa e con una bordata diagonale scagliata dalla destra di Rota che il portierino di casa (16 anni) respinge con bravura.
L’Arona di qualche giornata fa, non avrebbe avuto problemi a vincere questa partita, ma qualcosa non sta girando per il verso giusto e spetta a mister Bigi intervenire con urgenza. Solo tre le sufficienze: Allioli, Oioli e Visentin, per gli altri, una giornata storta da dimenticare.